Il circolo Arci Le Nuvole aderisce alla rassegna L’Italia che non si vede, ciclo dedicato alle opere cinematografiche che raccontano un’Italia reale ma che spesso non trova spazio nei circuiti commerciali. Ideata da UCCA (Unione Circoli Cinematografici Arci) la rassegna giunta alla sua IV edizione, arriva per la prima volta a Gela, grazie al circolo Le Nuvole che ha scelto tre opere, tra le dieci che la rassegna propone per il 2013.
Si apre il 22 marzo con la proiezione di Dimmi che destino avrò del regista sardo Peter Marcias, film che affronta il tema dell’integrazione culturale attraverso gli occhi di un commissario di polizia che segue il caso di un rapimento avvenuto all’interno di un campo ROM.
La rassegna proseguirà con la proiezione di due documentari: il 5 aprile “Polvere, il grande processo dell’amianto” che porta sul grande schermo le vicende processuali degli abitanti di Casale Monferrato, che con tenacia hanno lottato per rendere giustizia alle tante vittime dell’Eternit; il 19 aprile “Terramatta” della regista siciliana Costanza Quatriglio, che con gli occhi dell’analfabeta siciliano Vincenzo Rabito rivive le speranze di un secolo, il Novecento, scandito dalle tante guerre che hanno portato fame e disgrazie, e da quel boom economico che ha significato speranza e voglia di riscatto.
L’Italia che non si vede è una rassegna itinerante che offre un’alternativa alla distribuzione commerciale che spesso trascura quelle opere che affrontano tematiche sociali rilevanti, attraverso il linguaggio della finzione e del documentario. Il circolo Arci Le Nuvole, con la scelta di alcune delle opere proposte per l’edizione 2013, vuole porre l’accento sui temi delle diversità culturali, del lavoro e della tutela della salute dei lavoratori e della memoria, elemento fondamentale per la crescita sociale e culturale di ogni popolo.
Le proiezioni sono previste presso il Centro socio-culturale “Ingresso Libero” in via Maurizio Ascoli n. 30 nei pressi del cavalcavia di via Venezia.