Il Consiglio Direttivo del Circolo ARCI “Le Nuvole” di Gela interviene sull’attentato di questa mattina a Brindisi.
E’ terribile ò che è successo questa mattina a Brindisi. La mafia ancora una volta colpisce persone inermi pur di seminare terrore. Come a Capaci, come in via D’Amelio, come a Firenze.
Colpire la scuola ed i giovani è un atto fortemente simbolico poichè colpisce quella parte della società civile che negli ultimi anni con maggiore forza ha intrapreso percorsi di educazione alla legalità che cominciano a produrre effetti positivi nei territori dove la mafia ha spesso condizionato le scelte più importanti
Aver colpito una scuola che è stata intitolata a Giovanni Falcone e a Francesca Morvillo proprio nel giorno dell’arrivo della Carovana Antimafia dimostra che la criminalità mafiosa persegue degli obiettivi precisi, vuole condizionare la vita dei cittadini attraverso la violenza e la paura. Proprio per rispondere a tutto ciò è necessario che ogni comunità locale, tutti i cittadini rispondano con analoga determinazione.
Crediamo che sia giusto nei prossimi giorni una mobilitazione di tutte le persone, anche qui a Gela in un momento drammatico per la nostra città, lo dobbiamo a quella ragazza vittima questa mattina della ferocia mafiosa e a tutte quelle studentesse terrorizzate da un atto violento che resterà indelebile nella propria memoria”.