“Ripensare l’economia (d)a Sud: imprenditoria sociale, comunità locali, strutture aggregative”: questo è il tema del seminario previsto a Gela giovedì prossimo 12 dicembre alle ore 10 presso la sala conferenze del Museo Archeologico su iniziativa di ARCI Sicilia e del Circolo ARCI “Le Nuvole” di Gela.
Al seminario interverranno l’ex ministro Fabrizio Barca, attualmente dirigente generale del Ministero dell’Economia e delle Finanze, l’Assessore all’Economia della Regione Sicilia Luca Bianchi ed il Presidente della Fondazione con il Sud Carlo Borgomeo.
Saranno presentate inoltre alcune esperienze di progetti solidali e di sviluppo economico realizzate nel territorio della provincia di Caltanissetta da parte di Associazioni e giovani imprenditori.
Si tratta di uno dei due appuntamenti programmati da ARCI Sicilia per proporre un confronto tra gli attori sociali dei territori anche in previsione della nuova programmazione dei fondi strutturali 2014-2020 i cui tavoli regionali sono stati già attivati ed a cui l’associazionismo ed il terzo settore è stato chiamato a portare il proprio contributo di idee. L’altro seminario è in programma per l’11 dicembre a Corleone dove la Cooperativa sociale dell’ARCI “Lavoro e non solo” da diversi anni gestisce alcuni terreni confiscati alla mafia.
“Nel corso degli ultimi 15 anni – sottolinea Anna Bucca, presidente di ARCI Sicilia – il crescere e il diffondersi di forme di impresa e di economie solidali ha notevolmente mutato il profilo economico e sociale del territorio siciliano. Spesso le esperienze più interessanti emergono in luoghi distanti della città, o nelle periferie delle città, nelle comunità locali, in zone interne che hanno scommesso sulla valorizzazione dei propri territori e su un’ipotesi di sviluppo autocentrato e sostenibile, da un punto di vista sociale e ambientale”.
“In questi anni – prosegue Anna Bucca – l’Arci siciliana ha incontrato diverse di queste esperienze, alcune le abbiamo aiutato a nascere, con altre abbiamo lavorato insieme. Tra tutti abbiamo imparato a conoscerci: esperienze che vanno dalla gestione dei beni confiscati ai percorsi di turismo ecosostenibile e alberghi diffusi, dalla protezione e promozione delle culture materiali e immateriali del territorio a produzioni che fanno del riuso e del riciclo elementi centrali, dal recupero degli antichi mestieri alla riattualizzazione della memoria in un’ottica produttiva, alla valorizzazione dei saperi e del mare e della terra; tutte queste esperienze lavorative hanno puntato sul reinserimento sociale e lavorativo di soggetti in situazione di disagio, nell’ottica di fornire una seconda o terza chance a persone che troppo spesso si trovano estromesse dal percorso lavorativo”.
“Riteniamo – conclude il presidente di ARCI Sicilia – che questo patrimonio di risorse umane e economiche, che diverse volte ha incontrato sul proprio percorso il supporto della Fondazione con il Sud, possa contribuire, oltre alla tenuta del lavoro quotidiano, a costruire una riflessione nuova su meridione e un diverso modello economico, su welfare, secondo welfare, e le risposte lavorative alla crisi che possono venire da esperienze vere di impresa sociale”.